lunedì 11 aprile 2016

Quella gran troia di Cinzia


Quella gran troia di Cinzia


Dopo quella serata folle ed indimenticabile dormii profondamente sul divano di Cinzia, con lei appoggiata sulla mia spalla, senza nemmeno rendermi conto di dove fossi. Sentivo solo un inebriante profumo invadere la stanza ed un totale silenzio, il cazzo mi faceva male per quanto l'avevo usato quella sera ma ero più che soddisfatto di come si erano messe le cose.

Mi svegliai il mattino seguente un po' indolenzito per aver dormito quasi seduto. In un primo momento non capii bene dove mi trovavo, ero solo tutto nudo con il cazzo moscio e dolente in una casa che non conoscevo. Non feci nemmeno in tempo a rendermi conto di dove ero che subito mi svegliai. Davanti a me si era presentata una dea, una donna bellissima, indossava ancora la sottoveste di seta bianca della sera prima, con i capelli raccolti in una coda di cavallo, proprio come piace a me. La sera prima aveva messo una parrucca ed i suoi capelli erano cortissimi ma ora, al naturale, la sua bellezza risplendeva ancora di più.

- Ciao, ben svegliato, era ora, pensavo volessi dormire tutto il giorno.

- Ma che ore sono? Chiesi anche imbarazzato.

- Sono le nove del mattino. Hai dormito come un ghiro tutta la notte… ed io che pensavo di far qualche giochino divertente con te stanotte, invece nulla...

Caspita non le era bastato quello che avevamo fatto quando eravamo arrivati a casa? Avevo trovato una vera mantide, gli uomini se li mangiava letteralmente

- ma per fortuna ho tutta la giornata ed anche domani, domenica a mia disposizione per rifarmi del tempo che hai dormito stanotte, invece di pensare a me ed alla mia sorellina piccolina. Non ti credere che ti lascio andare a casa questo week end, ora sei qui a casa mia e ci resti finché non lo dico io

- certo certo, obbedisco non dico nulla- risposi ben contento di accettare l'invito

-ho solo un problema, lunedì mattina ho un aereo per la Scandinavia, devo andare da mio padre per motivi familiari, mio fratello mi ha già preceduto e non posso mancare assolutamente. Starò via per circa una settimana ma poi torno e chi ti molla

- Ah, è così che fai? mi hai appena incontrata, conosciuta e già mi molli e pensi a partire?- disse molto seria

- purtroppo ho seri impegni familiari da risolvere e non posso non partire, ne farei volentieri a meno, ma devo presenziare per firmare dei documenti e partecipare a delle riunioni di famiglia, ma tranquilla tornerò, se tu mi aspetterai e ci sarai

- ma pensi proprio che io sia matta? lasciare un cazzone come il tuo? con quello che c'e' in giro? pensi che io ti lascio andare così facilmente? e dove lo trovo un altro che mi scopa in questo modo? Anzi sai che ti dico che dovrai fare gli straordinari questi due gironi per farti perdonare l'assenza della prossima settimana, e non fiatare, obbedisci e basta!

La guardai senza parole, era bellissima, sensuale, ed al tempo stesso emanava un profumo di sesso da far girare la testa.

si mise ridere facendomi capire che capiva benissimo, ma che non mi sarei potuto sottrarre ad un week end di sesso sfrenato.

- ora ti preparo la colazione, e ti rimetto in forza e poi... ti sistemo a dovere! Immagino che tu faccia una colazione molto proteica e perciò ti ho preparato tre uova con pancetta, corn flakes, cioccolato, varie spremute di frutta e per finire delle fragole con panna.

Che servizio, nemmeno a casa facevo una colazione simile.

- Naturalmente le fragole le lasciamo per ultime, le mangiamo insieme! Mentre tu mangi io vado a cambiarmi, mi metto il costume e poi facciamo un bagno nella vasca idromassaggio

Non mi lasciò nemmeno il tempo di rispondere che già era sparita, la vedevo camminare per il lungo salone mentre ancheggiava come una venere, muoveva quel culo da favola in un modo talmente sensuale che il mio cazzo riprese vita al solo pensiero di quello che l'aspettava.

mentre facevo colazione riaccesi il DVD, volevo capire, dovevo riuscire a scoprire se era lei una delle due figone che si strapazzavano in un 69 da paura. certo vedere due donne che se la leccano e si infilano un vibratore nel culo ciascuno, è una scenetta niente male che mi fece diventare il cazzo duro un'altra volta.

Ero talmente preso a guardare il filmino molto incuriosito che non la sentii arrivare.

- E bravo Jan, vedo che sei molto curioso, immagino vorresti sapere chi sono le due donne, vero? Allora ti soddisfo subito. Una è Justine, la nostra cameriera e l'altra... non te lo dico adesso, prima o poi se farai il bravo, vedrò.

- Cazzo - mi scappò senza rendermi conto di quello che dicevo - Scusa non volevo, ma due fighe così non si vedono in giro certo tutti i giorni. Complimenti per Justine, veramente notevole!

- caro il mio Jan, Justine ora non è qui perciò inutile pensare a lei, ora ci sono io e devi pensare a me adesso.

Non mi ero accorto di come era vestita, anzi di che costume da bagno indossava, in quanto mi stava alle spalle, ma mentre parlava mi venne di fronte e restai senza fiato.

Aveva un costume che non era un costume, un bikini invisibile, due copricapezzoli che a malapena riuscivano a coprire le areole, ma le tette trasbordavano da tutte le parti ed i due chiodini erano sempre sull'attenti. Lo slip non esisteva quasi, un piccolissimo triangolino copriva a malapena il clitoride, mentre dietro un filo dentale passava dentro le chiappe

- che ne dici del mio nuovo costumino brasiliano? ti piace? riuscirà a far risvegliare il fratellino? la mia sorellina poverina si sente tutta sola ed abbandonata!

a sentir quelle parole il mio cazzo svettò come una molla verso l'alto in tutta la sua lunghezza e portanza.

- ohhhhh, così mi piace! vedo che ti fa effetto. che ne diresti di darmi una leccatina alla figa?

Non me lo feci ripetere due volte, visto che non avevo nulla indosso, mi alzai la presi in braccio e la stesi sul tavolo del salone.

cominciai a leccarle la figa che già trasudava umori come una fontanella, non avevo certo bisogno di levare il costume, bastava la sola punta della lingua per trovare il tutto. cominciai a titillarle il clitoride e a mordicchiarlo lentamente e man mano la scopavo con la punta della lingua

- siiiii, dai continua così, non ti fermare mai, dai porco, dai fammi male, fammelo sentire tutto il tuo cazzone, lo voglioo!!!

- aspetta non è ancora il momento - le dissi - lasciami divertire ancora un po' e poi vedrai, anzi sentirai!

- sii, dai ancora, ancora leccamela tutta, scopami con la lingua, dai dai non ti fermare

mentre la leccavo i suoi umori non si arrestavano dall'uscire dalla figa che ormai era un altra volta un piccolo laghetto profumato. non vi dico in che condizioni era il mio cazzo, pensavo mi esplodesse sotto il tavolo, mi faceva un male tremendo, ma non potevo scoparmela subito, la dovevo cuocere a puntino.

con la lingua cominciai a leccarle anche il monte di Venere ed il buco del culo che ormai era un tutt'uno, un lago immenso di umori che uscivano copiosamente dalla figa arroventata.

- sii, leccami il buco del culo, dai scopami il culo con la lingua, dai porco, non ti fermare, fammi sentire la punta della lingua come entra nel mio culo daiiii!

- aspetta e sentirai, tranquilla e rilassati

mentre le dicevo così bagnai due dita della mano nei suoi umori e li avvicinai al bottoncino marrone che cominciava a fremere e sussultare al solo tocco della lingua. Senza tanto indugiare appoggiai le dita al buchetto e con un solo colpo secco le affondai nel culo che le accolse con una stretta avvincente

- Così mi fai male, che razza di porco che sei, ma mi piace troppo, non ti fermare più, dai, dai, muovile rapidamente dentro e fuori.

continuavo a leccarle la figa mentre le stantuffavo il buco del culo e lei cominciava ad emetter suoni indescrivibili e frasi senza senso

- dai ancora, muovi quelle cazzo di dita, fammele sentire su per il culo e scopami con quella lingua, mordimi il clitoride, siiii cosìììì, dai, dai, dai, ancora ancora, non ti fermare dai che vengooooo!!!

venne urlando tutto il fiato che aveva in gola, pensavo stesse per svenire tanto di dimenava ed urlava e mi annaffiava la faccia con il succo dei suoi umori ormai incontenibili. Una fontana era nulla al confronto.

i fremiti del piacere continuarono a lungo, se ne stava con al schiena sul tavolo in preda ad un piacere che non le finiva più, si mordeva le labbra ed emetteva suoni incomprensibili, mentre si strizzava le tette da sola. I suoi capezzoli erano diventati delle barrette d'acciaio, ormai il costume non si sapeva più dove fosse finito, era tutta sudata e rossa paonazza, godeva e godeva come una pazza

- cazzo, così tu mi farai morire, ma se questo vuol dire morire che ben venga, ed ancora non hai scopata per bene stamattina.

mentre diceva così scese dal tavolo, mi spinse verso il divano e mi sussurrò in un orecchio

- ora tocca a me, prima del bagno nella mia vasca idromassaggio mi voglio divertire io, e tu lasciami fare quello che voglio intesi?

e chi si sarebbe opposto ad una simile proposta

mi lasciai trasportare sul divano, con il cazzo che ormai era diventato paonazzo, mi faceva veramente male, ma non potevo certo venire dovevo tener duro e veder cosa avrebbe fatto Cinzia.

mi fece sedere sul divano e si mise in ginocchio davanti a me, lo prese subito in bocca e cominciò a succhiarlo con un'avidità tale che pensai me lo volesse staccare da quanta foga ci metteva, succhiava e leccava, avanti ed indietro, riusciva a prenderlo tutto fino in fondo e con le mani mi strizzava le palle ormai gonfie fino a scoppiare. Mi leccava il cazzo, le palle ed il buco del culo, in un modo molto ritmico ed alternato portandomi all'apice e poi pian piano facendo scemare la voglia di sborrarle un fiume di sperma in bocca.

Una vera maestra, poche donne così ho trovato nella mia vita.

Ad un certo punto la vedo alzarsi e prendere il mio cazzo in mezzo alle sue tette, cominciò a farmi una spagnola ed a succhiarmi la cappella quando arrivava vicino alla sua bocca con una tale foga che resistetti pochissimo, venni urlando tutto il piacere costretto che avevo in gola, cinque o sei volte e nemmeno una goccia è andata sprecata, ha pensato ben Cinzia a bersi tutto direttamente dalla sorgente

Mi ha ripulito ed lucidato il cazzo per bene, tirandolo a lucido, rifacendolo tornare in tiro dopo qualche minuto

- ma non ti basta mai? - le chiesi

- questo è solo uno spuntino, non abbiamo nemmeno finito la colazione e poi non mi hai nemmeno scopata, cosa credi di passartela liscia oggi?

mentre parlava si era alzata ed aveva preso il vassoio delle fragole ed il contenitore della panna.

con un gesto molto ma molto sensuale ha portato un fragola alla bocca ed ha cominciato a leccarla voluttuosamente, mentre con l'altra mano scuoteva il tubo della panna

- ti piacciono le fragole? A me fanno impazzire, specialmente se condite con la panna fresca

Ragazzi che dire il mio cazzo non sapeva più cosa fare, ancora una volta duro e svettante come non mai ma come si fa a restare insensibili a certe parole?

si alzò in piedi di fronte a me e prese una bella fragola rosso fuoco, la leccò per bene e la mise proprio in mezzo alla figa ancora sbrodolante

- dai lecca la fragolina, se ti piace?

- non sono mica matto a rifiutare un simile invito - le dissi e cominciai di nuovo a leccarle la figa che ormai era diventata tutta rossa dal succo della fragola stretta in mezzo alle grandi labbra.

che gusto leccare il sugo delle fragola e gli umori che uscivano dalla sua figa.

nel frattempo si era ricoperta il basso ventre di panna fresca

- Leccami tutta, fammi morire, fammi sentire la tua lingua come mi ravana il clitoride, dai fammi venire ancora come sai fare tu prima di scoparmi.

mentre le tenevo aperte le grandi labbra notai che aveva preso da sotto il cuscino del divano un grosso vibratore che aveva già acceso, senza pensarci due volte se lo mise in bocca, lo inumidì per bene e se lo infilò con un solo colpo tutto nel culo.

Un po' la mia lingua che le trapanava la figa ed il clitoride ed un po' il vibratore che le squassava il culo, cominciò ad agitarsi ancora una volta e ad emetter frasi sconnesse

- dai porco, leccamela tutta, dai mangiala tutta, è solo tua la mia figa, scopala con la lingua, dai fammi venire un'altra volta, dai non ti fermare, oddiiiooo vengooo, dai dai, daiii!!

E' venuta squirtando come una fontana bagnando tutto il divano, la mia faccia, il pavimento ed il tappeto, ormai era un ossesso in preda al piacere nulla e niente riuscivano a fermarla.

dopo qualche minuto di convulsioni e continue venute, si calmò ed ancora una volta mi gettò sul divano, succhiando e tendendo il mio cazzone con una mano mentre con l'altra scuoteva ancora la bomboletta della panna.

quando fu pronta mi ricoprì il cazzo di freschissima panna che cominciò subito a leccare come fosse il migliore gelato mai gustato.

Cazzo Cinzia sapeva ben leccar il cazzo, chissà da chi aveva imparato, ma non era importante sapere questo in quel momento. dovevo rilassarmi e concentrarmi su quello che mi stava facendo. Con un mano prese un po' di panna e me la spalmò sul buco del culo



- Ehi cosa vuoi fare? io non ho nessuna intenzione di prenderlo dietro sappilo bene

- Stai zitto e lascia fare a me- mi zitti - con un bacio che la lingua arrivò in fondo alle tonsille.

non potendo più parlare accettai quello che stava facendo.

vedendomi in silenzio si abbassò e cominciò a leccare la panna che mi aveva spalmato sul culo. Provavo sensazioni mai sentite fino allora, a parte le grandi capacità di lingua di Cinzia, ma sentire il culo pieno di panna e leccato da una gran figa come lei, ti fa rizzare il cazzo fino a farlo esplodere.

Non contenta di tutto ciò, si mise ancora un volta un dito in bocca per finire la panna ed insalivarlo per bene. prima che potessi aprire bocca me lo aveva già piazzato nel culo e mi stava massaggiando la prostata.

Non vi dico quello che stavo provando, un dito nel culo che all'inizio dava fastidio e faceva male ma che poi ha trasformato il tutto in un piacere indescrivibile ed una lingua che li leccava i coglioni, il frenulo e la cappella.

Anche stavolta non fui capace di resistere a lungo, venni, venni ed ancora una volta venni sulle sulla faccia e sulle tette sempre irrigidite. Stavolta pensò bene di spalmarsi tutta la mia sborra sulle tette e quello che avanzava lo raccoglieva portandolo alle labbra leccando con avidità

- lo sperma fa bene alla pelle, lo sapevi? la mantiene morbida e vellutata, non che io ne abbia bisogno, ma meglio prevenire che curare.


Ero quasi distrutto, mi aveva succhiato tutto quello che avevo nelle palle ed anche le riserve.

Mi lasciò sul divano ed andando via mi disse:

- non ti addormentare ora che dobbiamo fare un bel bagno nella vasca idromassaggio su in terrazzo, io vado a lavarmi e mettermi un altro costume, tu continua pure a vedere il DVD visto che ti piace tanto

la vedevo sculettare allontanandosi verso il bagno e solo a veder quel culo da favola il mio cazzo ormai svuotato ebbe un altro sussulto.

raccolsi le forze e finii la colazione, tutte le fragole annaffiate con dello champagne che aveva lasciato nel secchiello del ghiaccio li vicino.

Che giornata mi aspettava, potevo immaginare, ma non riuscii certo a pensare a tutto quello che successe.


Forse era passato un quarto d'ora e stavo ancora mangiando tranquillamente le fragole e sorseggiando un calice di Spumante ghiacciato quando si presenta Cinzia davanti ai miei occhi. Per poco non mi strozzavo, una fragola mi è andata per traverso e lo spumante ha preso il canale sbagliato e questo tutto per colpa sua.

Aveva detto di lasciarle qualche minuto per rinfrescarsi e mettersi un altro costume, ma certo non mi aspettavo tutto questo.

Non so se conoscete certi costumi da bagno che indossano nelle spiagge più osè dei Caraibi o della California, non sono esattamente costumi da bagno ma solo due stringhe elasticizzate che coprono a mala pena i capezzoli un elastico dietro al collo per sostegno ed un micro triangolo solo per coprire il clitoride, naturalmente dietro è solo un filo dentale che passa in mezzo alle chiappe... da infarto soprattutto se indossato da una superfiga con tutte le cose nel posto giusto.

Le stringhe non riuscivano nemmeno a coprire i capezzoli che svettavano fuori dal tessuto come due arpioni, le grandi labbra facevano scomparire il leggero filino copri clitoride al loro interno e dietro sembrava non indossasse nulla in quanto le due sodissime natiche coprivano completamente il filo dentale.

Aveva un paio di scarpe con tacchi a spillo per sembrare ancora più alta di quant'era, un cappello da sole a falde larghe ed una bocca con un rossetto talmente brillante che sembrava irrorato dal sugo di fragola.

Vedendo il mio stupore e sorpresa, mi guardò e si mise a ridere dicendomi:

- Ehiiii, ma ti faccio un così brutto effetto da lasciarti senza parole? Se è così vado subito a cambiarmi e mi metto in tuta!

Bisbiglia qualcosa che nemmeno io so cosa, premetto che nella mia vita ho avuto donne di tutte le età, razze e culture, pregiudicate o meno, sposate o single, alte e meno, ma una grande gnocca così, sinceramente ancora mi doveva capitare.

Mi ripresi subito dallo shock e le dissi:

- ma che scherzi? non mi avevi promesso un bagno nella vasca idromassaggio? ma io sono senza costume, ma non fa nulla anche tu non scherzi! che aspettiamo? dai andiamo fammi strada

Mi diede un bacio con la lingua che quasi quasi mi aspirava tutto lo spumante che avevo bevuto e mi prese per mano per condurmi in vasca

Solo allora mi resi conto di cosa era quella casa, non finiva più. A parte il salone immenso dove avevamo dormito tutta la notte era tutto un susseguirsi di camere aperte su un corridoio, tutte senza porte e poi una scala di legno portava al superattico. Salito restai senza parole forse 100mq di appartamento con un terrazzo spettacolare da dove si vedeva tutta la città.

una vetrata enorme si affacciava sui palazzi di fronte, leggermente più bassi e una serie di stanze erano collegate al grande ambiente centrale dove si trovava una vasca idromassaggio da cinque posti.

mentre si era andata a cambiare Cinzia aveva avuto la furbizia di accendere la vasca che era già tutto un ribollire di acqua calda profumata ed invitante.

Cinque posti forse erano un po' troppi per solo noi due, ma certo non potevo rifiutare un tale invito.

Non mi aveva preso per mano, come solitamente fanno tutte le coppie normali quando camminano insieme, aveva preso in mano e stretto bene il mio cazzo, scappellandolo avanti ed indietro ad ogni passo che faceva, facendomelo diventare sempre più duro passo dopo passo, talvolta se lo strusciava sul culo mentre saliva le scale facendo finta di nulla. Potete ben immaginare come mi sentivo. Sollecitato da queste manovre ricominciava a farsi duro e paonazzo.

- Che ne pensi di questo appartamentino? Ti piace il regalino che mi ha fatto papino?

- Alla faccia del regalino, ma papino lo sa che razza di troione che sei?

- Ma sei matto? Papino sa che sono un brava ragazza siciliana in cerca di marito che si occupa solo del suo lavoro. Ma adesso basta parlare degli altri pensiamo un po' a noi due che è da ieri sera che non sento il tuo cazzone sfondare le mie viscere.

Non aveva nemmeno finito di parlare che già lo aveva preso in bocca ed aveva cominciato a succhiarmelo con una tale avidità che dovetti allontanargli la bocca, me lo avrebbe divorato se continuava così. Come ho già detto ho un cazzo di tutto rispetto, 30cm, non mi sembrano pochi e non sono mai stati rifiutati da nessuna donna, ma Cinzia mi stava prosciugando.

Mentre me lo succhiava, con la punta della lingua entrava nell'uretra dandomi sensazioni incredibili, mi massaggiava le palle gonfie all'inverosimile e con l'altra mano mi stimolava il buco del culo. Cazzo come facevo a lasciar stare un donna così? A costo di far un infarto dovevo soddisfarla.

Entrammo in vasca, in un acqua colorata da luci soffuse che creavano un atmosfera d'incanto, aveva acceso una musica di sottofondo che inebriava il cervello, e messo un secchiello con un altra bottiglia in fresco, di champagne francese questa volta, vicino al bordo della vasca. Ci sapeva fare la signorina.

Appena entrato dentro l'acqua, sarà stato il calore dell'idromassaggio, la musica, i colori od il suo corpo che si continuava a strofinare al mio ebbi un'erezione che pensavo stavolta mi scoppi il cazzo in mano.

Mi fece sedere sul bordo della vasca e mi disse con voce flebile e suadente:

- ora chiudi gli occhi e non pensare a nulla, al resto penso io.

Che fare?

accettai di buon grado il suo invito e in men che un pensiero sentii le due tette sode che avvolgevano il mio cazzo nella sua interezza. me lo aveva avvolto tutto e cominciò una spagnola da paura. si stringeva i seni stretti stretti e faceva scivolare il cazzo su è giù e quando arrivava all'altezza della bocca con la punta della lingua stuzzicava il frenulo.

Cercai di pensare ad altro per non venirle in faccia, non fu facile, lei continuava imperterrita nella sua azione distruttiva della mia cappella che ormai un po' dovuto al calore un po' allo sfregamento ed al risucchio era diventata non più viola ma quasi nera.

Ad un certo punto levò la mano dal mio culo e cominciò a sditalinarsi come una matta. Cominciò ad emettere suoni sconnessi, si mordeva le labbra, tirava fuori la lingua, ma continuava a giocare con la mia cappella.

Tutt'un tratto si alzò mi lasciò riprendere fiato e dal bordo nascosto della vasca prese un cazzo di gomma nero, lungo forse 25 cm, senza bisogno di bagnarlo, con un solo colpo dopo averlo fatto sparire sott'acqua se lo infilò nel culo, mentre riprese a sbocchinarmi.

- Ora voglio solo sentire un fiume di calda sborra inondarmi le tonsille, voglio farti venire e non devo perderne nemmeno una goccia.

Mentre si stantuffava il culo, cominciò a gemere e gridare:

- si dai, porco, vienimi in bocca, scarica tutta la tua sborra nella mia gola, dai voglio farti godere come dico io e poi tu dovrai pensare a me...dai mi piace il cazzo finto nel culo, ma preferisco il tuo, dai vieni, riempimi la gola, dai che aspetti?

Aveva preso a menarmelo così forte che dopo dieci secondi non fu più capace di trattenermi e venni forse cinque o sei volte. Un fiume di calda sborra inondò la sua gola e Cinzia non ne fece uscire un sola goccia, ingoiò il tutto leccandosi avidamente le labbra.

- Come mi piace, ora è ancora più calda, forse perché sei in vasca con me.

Naturalmente inutile dire che il costume galleggiava sull'acqua della vasca, era completamente nuda con due arpioni che svettavano dalle sue tette, la bocca umida e vogliosa ed il culo a pelo d'acqua

Pensai se vado avanti così non arrivo a sera, ma non me ne fregava nulla, quando avrei più avuto un'occasione simile.

Il mio cazzo e le mie palle erano completamente svuotati dal suo risucchio, avevo esaurito anche le scorte più recondite. Ma fu lei che ben sapendo come mi aveva spompato, aveva già trovato la soluzione.

Sempre dietro la vasca idromassaggio, aveva nascosto un vassoio con ostriche fresche e salmone

- Queste serviranno a farti tirare su un po', sei un po' giù di corda e la giornata è ancora lunga, non penserai di smetter qui, vero? Io ho voglia del tuo cazzo, ed anche tanta non poca perciò rifocillati e riprendi le forze.

Mentre parlava aveva preso un ostrica, spruzzato del limone sulla stessa e metà aveva cominciato a succhiarla dalla conchiglia offrendomi l'altra metà.

Cominciammo un succhio e risucchio con tutte le ostriche del vassoio, fu poi la volta del salmone al quale toccò la stessa sorte. naturalmente il tutto sempre bagnato con dell'ottimo champagne, che spesso si faceva colare lungo le tette chiedendomi di succhiarle nel frattempo.

Penso che qualsiasi uomo avrebbe delle reazioni di fronte a questi atteggiamenti ed anche se spompato, stanco il mio cazzo ebbe un altro risveglio.

Se ne accorse e facendo finta di nulla, fece cadere il bicchiere dentro l'acqua.

Infilò la testa sotto per andare a recuperare il bicchiere ed invece di prendere il bicchiere addento la mia cappella con un morso tra il doloroso ed il piacevole. Provavo delle sensazioni incredibili, cominciai a stuzzicarle i capezzoli, non che ce ne fosse bisogno erano già duri di per sé, non avevano certo bisogno di esser stimolati. Erano diventati di acciaio e le tette erano sode e rotonde come due palle da bowling.

- Ora si che vedo che la mia curetta sta facendo effetto, così mi piaci. Ricordati che ancora non mi hai sfondato né la figa né il culo stamattina

Così dicendo si alzò, dopo avermi dato un ultimo risucchio facendomelo diventare duro per bene per l'ennesima volta e si mise a pelo d'acqua appoggiando le mani al bordo opposto.

- Ora tocca a te, e ricorda se ti chiedo di smettere, tu dacci dentro più forte non ti fermare o ti uccido

Il suo culo galleggiava a pelo d'acqua e il suo bottoncino marrone era ben visibile, ben dilatato prima con il vibratore e ora ben rilassato dall'acqua calda

- Che aspetti? dai fammelo sentire tutto dentro, ma fai piano che mi sfondi

Ben sapendo che voleva tutto il contrario di ciò che diceva, afferrai la vita con le mani ed avvicinai la cappella al buco del culo

- ohhh cazzo come ce l'hai duro, e si mi piace proprio, ma fai piano mi raccomando, non fare lo stronzo come l'altra volta che me l'hai sparato tutto in culo in una sola volta

Il messaggio era più che chiaro, strinsi ancora di più le mani per non mollare la presa, le alzai leggermente il culo ad altezza della mia cappella e presi la mira.

Con un solo colpo secco e rapido le infilai tutti i trenta centimetri di cazzo nel culo

- ahhhhhiii! Ma sei matto? Che cazzo fai brutto stronzo? ti avevo detto di non spaccarmi il culo e tu che fai? levalo subito che mi fai male!

Avevo ben capito cosa voleva Cinzia e così cominciai un dentro e fuori essendo sicuro che sempre almeno metà cazzo stava nel suo culo, sempre più forte. Ormai facevo fatica a venire subito, ero talmente svuotato, ma con il cazzo in tiro che sarei durato un bel po' stavolta.

- Oddio ma sei matto? Vuoi farmi morire così? fermati e fammi riprendere fiato. Poi continui, oooohh si mi piace il tuo cazzo nel culo, dai sfondami tutta, sono la tua gran troiona, spaccami a metà, fammelo arrivare nello stomaco dai. Si, mi piace. Cazzo fermati mi fai male…

Ormai urlava frasi sconnesse contraddittorie e senza senso, ma veniva in continuazione stringendo ogni volta la mia cappella all'interno delle sue viscere, ogni volta in modo più spasmodico

- Ti sentono i vicini, non urlare così - le dissi in un orecchio

- E chi se ne frega dei vicini, così almeno sapranno che sto scopando e godendo come una vera cagna in calore, dai scopami ancora. Daiii, ohh siiii, vengo ancora una volta. cazzo ho il culo in fiamme

Si struggeva i capezzoli, si mordeva le labbra e solo dopo mi accorsi che si stava massaggiando il clitoride con il solito attrezzo di gomma rigida

- Ah, io ti sto inculando e tu ti sfreghi la figa con un cazzo finto?

Ora te lo faccio sentire io quello vero altro che un pezzo di gomma, vediamo se senti la differenza adesso.

La alzai ancora di più e facendo uscire il cazzo ancora duro e viola dal suo buco del culo ormai aperto all'inverosimile, lo infilai tutto ancora in un sol botto dentro la figa

- Ahhhiii, ma che cazzo combini, mi uccidi così. Ma ti prego scopami ancora, non ti fermare mai ora fammi venire di figa, daiii daiiiii

Presi io l'iniziativa, le levai il cazzo finto dalle mani ed ancora una volta senza alcuna difficoltà glielo infilai nel buco del culo che ormai era diventato un canale aperto e disponibile a ricever qualsiasi cosa.

Sentivo il mio cazzo strofinare all'interno della sua figa che cominciò a riscaldarsi e a sbrodolare, mentre con una mano tenevo men saldo il cazzo di gomma ben piantato nel suo culo. Lo facevo entrare ed uscire a mio piacimento spingendolo fino in fondo.



- Brutta troia lo senti cosa vuol dire prendere due cazzi insieme? ti piace vero? e non mi dire fermati che faccio peggio

- Oddio, mi fai morire così, non ho mai preso due cazzi insieme, mi piace, ma per favore fermati non ne posso più.

- Ok, Ok!!

Avevo capito il messaggio, cominciai a sfondarle la figa con dei colpi paurosi che sentivo arrivavano fino in fondo, allo stesso tempo spingevo il vibratore nel suo culo fino quasi a farlo sparire del tutto.

questo durò per quasi cinque minuti, mentre lei urlava:

- cazzo, come gooodooo, siii dai sfondami tutta, fammi venire ancora un'altra volta, dai oddiio vengo ancora una volta daiiiiii, daiii non ti fermareeeeee!!

Tanta era la foga che alla fine venni anch'io forse stimolato dai suoi movimenti, era lei che si muoveva avanti d indietro, io ero fermo, lei che guidava i due cazzi nelle sue viscere, ma forse ero anch'io stimolato da quel cazzone di gomma che sfregava contro il mio diviso solo da una sottilissima parete di pelle che divideva utero e sfintere.

Venni in maniera copiosa ancora una volta dentro al sua figa, che ormai sembrava un forno tanto era calda, lei continuava a venire con dei convulsi sia orali che con contrazioni continue sia uterine che di sfintere.

- Cazzo, amore mio, mi hai fatto godere come non ho mai goduto in vita mia. E' la prima volta che provo certe sensazioni, sei davvero unico.

Non finì di parlare che lo prese ancora una volta tra le labbra per succhiare tutto il nettare che ancora stava uscendo, naturalmente facendo ben attenzione a non perderne nemmeno una goccia.

Sfiniti ma felici uno nelle bracci dell'altra ci rilassammo nella vasca idromassaggio cercando di recuperare un po' le forze.

- Per stamattina ne ho avuto abbastanza, ora ci godiamo un buon bagno ristoratore e poi se ti va nel pomeriggio facciamo una bella sauna.

- come se mi va, io faccio la sauna almeno tre volte la settimana. Forse dimentichi le mie origini. Mio padre mi ha portato in sauna quando avevo tre mesi e da allora è diventato un must per me. Quando vado in Scandinavia la faccio quasi tutti i giorni, specialmente d'inverno quando c'e' la neve. Una sauna bollente e poi via tutti nudi a ruzzolarsi sulla neve e poi ancora una volta in sauna ed ancora sulla neve. Sembra di rinascere credimi. hai mai provato?

- no questo no!Non ancora, ma vorrei provare con te a scopare dentro al sauna, ti va?

- e come posso dire di no, ma attenzione bisogna andarci cauti, il troppo calore potrebbe farti male se non sei abituata

- Brutto porco, questo significa che hai già scopato altre volte in sauna e sai come si fa, vero?

- Dimentichi ancora una volta che mio padre è Scandinavo e che io vado spesso da quelle parti, e poi sono un uomo a cui piacciono le donne, che ci posso fare

Sentendo queste parole mi diede una stretta ai coglioni facendomi sobbalzare all'indietro come un gambero.

- non voglio sentire queste cose quando sei con me o te le stacco, chiaro?

- certo, certo. Io sono solo un povero ragazzo single, che non fa nulla di male

- Stronzo - mi prese la testa e me la ficcò sott'acqua allargando le gambe e portando la mia faccia proprio di fronte alla sua figa, non potei resistere e cominciai a leccarle il clitoride che diventò subito un chiodino lungo e rigido. Mi muoveva la testa in funzione di come voleva la leccassi, su e giù, a destra e a sinistra, con movimenti circolare ed ondulatori. Stava facendo tutto lei, vedevo al sua pancia agitarsi in preda alle contrazioni uterine, cazzo pensai, sta venendo un'altra volta. Allargai a quel punto le grandi labbra e con la punta della lingua la penetrai. Fece un salto fuori dall'acqua tirandomi su la testa, e permettendomi anche di respirare, urlando ancora una volta:

- Vengoooooooo!!!

Vidi una finestra dal palazzo di fronte che si apriva, le misi una mano davanti alla bocca e scoppiammo a ridere come due matti

- Ma ti rendi conto che ti hanno sentita anche i vicini

- Ah si quella è una che quando faccio il bagno in vasca cerca sempre di spiarmi, penso sia lesbica, cerca sempre di guardare qua dentro quello che succede. Non che mi dispiaccia ma....

- Ma tanto tanto ti piacciono anche le donne?

- non te lo dico, dovrai scoprirlo da solo! Quella è solo invidiosa perché ha sentito come sono venuta, se la sogna una scopata così quella lì. Ma ora fammi riposare un po'

Uscì dalla vasca in tutta la sua statuaria bellezza prendendo un accappatoio di seta ed avvolgendo il suo corpo. Che splendore che era. Anche una mummia se la sarebbe scopata una gran figa così.

Mi porse un altro accappatoio e mi condusse in una camera relax, dove c'erano delle chaise longue con dei materassini, luci soffuse, musica di sottofondo, appena stesi mi porse un calice ed accese la proiezione. tutt'intorno si dissolvevano una serie di immagini coppi nelle pose più erotiche immaginabili

- E questo serve a rilassarsi un po'? e se volevi scopare che facevi?

- Zitto, rilassati e goditi lo spettacolo.

Eravamo talmente stanchi che ci addormentammo fino a pomeriggio inoltrato, non mangiammo nemmeno, le ostriche ed il salmone erano stati il nostro pranzo bruciato ben presto.

Mi svegliai mentre lei ancora dormiva, avevo bisogno di un bagno, mi alzai e mi allontanai, cercando tra le varie camere, tutte senza porte, trovai una stanza completamente rivestita di materiale fono assorbente, un lettino, alcuni giochini erotici, un’altalena, un sybian ed altre cosette.

- e brava Cinzia - pensai - te la spassi ben bene

cercai ed alla fine trovai il bagno. Mi sciacquai la faccia, guardai il mio povero cazzo ormai ridotto in miseria, aveva succhiato tutta la linfa, mi diedi una sistemata e tornai in camera.

Non la trovai, nel frattempo si era alzata, la chiamai ma non rispose.

Forse è scesa al piano inferiore, ma mentre uscivo dalla stanza, mi venne incontro e mi disse:

- sono andata ad accendere la sauna, voglio proprio vedere come mi sa scopare il mio amichetto in sauna. Dovresti aver fatto qualche esperienza o sbaglio, brutto stronzo?

- Ma sei gelosa?

- Io gelosa? Ma che dici se ti conosco appena. E va bene si. Si. Sono gelosa! con questa mancanza di cazzo in giro, non voglio dividerti con altre donne, lo sai le donne son grandi troie, e quando ne acchiappano uno come te non lo mollano più. Tu ora sei solo mio e tale resterai.

Mi massaggiava le palle mentre parlava, in modo da far rinascere il mio fratellino che dopo un buon riposo era pronto ancora una volta a far il suo dovere.

- dai andiamo in sauna, l'hanno montata la settimana scorsa quando ero all'estero e non l'ho ancora provata.

quando entrai mi accorsi che qualcuno doveva averla già usata, ma non dissi nulla.

- In Scandinavia vi battete la pelle con dei rametti di betulla,per riattivare la circolazione, che io non ho. Ma posso succhiarti il cazzo per bene per farti riattivare una buona erezione se ne hai voglia

- siamo a tua completa disposizione

Non feci in tempo a parlare che già aveva in bocca tutta la mia cappella ed aveva cominciato un andirivieni spaventoso, sembrava avesse una ventosa al posto della bocca ed una trivella al posto della lingua.

con una mano mi teneva stretto il cazzo e con l'altra mi massaggiava le palle e il buco del culo

Con il calore tutte le membra si rilassano e tutti i pori si aprono, si comincia a sudare e ci si distende.

Ero completamente assorto dal piacere di quel fantastico bocchino, che non mi resi conto che con un dito mi stava penetrando il buco del culo. Sapendo cosa stava per fare, non opposi resistenza come l'altra volta, mi rilassai e lasciai fare. lei se ne accorse e dopo averlo ben umidificato nella sua figa con un solo colpo me lo infilò tutto nel culo.

- ma sei matta? così mi sfondi!

- ahhhhhh, ora capisci che vuol dire prenderlo nel culo in questo modo, solo che io ci ficco un dito e tu un cazzone d a 30 centimetri. c'è differenza o no?

non fui nemmeno in grado di rispondere perché mi stava massaggiando la prostata e succhiando le palle, facendomi avere un'altra erezione da lasciarmi senza

fiato

- vedrai che ti faccio venire come piace a me, tu non pensare a nulla e lasciami fare

Si era portata dentro un cazzone che aveva appoggiato al pavimento della sauna e vi ci era seduta sopra, stava facendo su è giù e cominciava a godere da sola, mentre ravanava il buco del mio culo e continuava a leccarmi le palle.

- Ti piace così ehh brutto porco! Ma mica finisce così dopo mi devi far godere anche a me.

Continuava sempre più velocemente mentre con un mano si strofinava il clitoride ed il cazzone entrava ed usciva dalla figa ormai grondante di umori

- dai che ti faccio venire e vengo anch'io. Dai oddiiiiioooo, dai che vengooooooooo

aumentò talmente il ritmo del suo dito nel mio sfintere che non riuscii a trattenere una sborrata immensa che si riversò tutta sulle sue tette. Con le dita raccolse ogni goccia, se la portò alla bocca e succhiò il tutto con un tale avidità da lasciare senza parole.

Non contenta si mise subito a pecorina, prese il cazzone finto e se lo spinse fino in fondo nel culo

- ed ora scopami, fammi venire da gran troia, fammi male

Avevo il cazzo ormai svuotato, ma vedendo un gran figa masturbarsi il culo in quel modo, dopo poco il mio cazzo riprese vita. Non ancora al massimo avvicinai la cappella alle grandi labbra che la risucchiarono in un solo istante. Cominciò un andirivieni folle e ritmato, e lei cominciò a prima sospirare e poi ancora una volta a pronunciare frasi sconnesse:

- dai frustami con il tuo cazzo, usalo come con le betulle, fammelo sentire tutto, fammi male, fai di me la tua schiava, non ti fermare dai porcooo, scopamiiiiiiii

Meno male che eravamo in sauna, chiusi, nessuno poteva sentire le sue urla e così pensai ora mi diverto.

Tirai fuori il cazzo ormai all'apice dell'irrigidimento e di colpo lo piazzai davanti al suo buco del culo ormai lasciato libero dal vibratore, appena lo sentì diede un forte colpo di reni e se lo infilò da sola tutto dentro il culo.

- dai cazzo così mi piace, dai non ti fermare, ancora ancoraaaaaa!!

- Bene bene, pensai tra me e me.

Dopo averle stantuffato per bene il culo, feci uscire il cazzo e lo piantai con un solo colpo dentro la figa, alcune botte violente da farla urlare e poi via ancora una volta fuori e dentro il culo. Alternai culo e figa di continuo per una ventina di minuti, mentre lei continuava ad urlare e a venire come un ossesso.

mi pregava di smettere che non ce la faceva nemmeno a respirare, ma ben sapendo cosa significasse, aumentava il ritmo delle scopate o delle inculate.

- maledetto porco, cazzo mi fai venire in continuazione, non ne posso più, mi hai sfondato la figa ed il culo, mi fai venire ancora una voltaa, oddiiiiiooo, vengooooooooooooo.

Non esiste cosa più eccitante ed appagante che veder la tua donna che viene in modo sconvolgente sotto i tuoi colpi di cazzo.

- Dai ancora, amore mio ti amoooooooooo!!!!

Si dimenava come un cavallo infuriato, non riuscivo a tenerla ferma, lo prendeva in culo ed in figa ritmicamente senza mai stancarsi e così facendo mi stava facendo venire anche a me

- se continui a muoverti così, mi farai ben presto venire, capito

- siii, lo vogliooo!!!

si staccò da me e presolo in bocca ha cominciato a farmi un pompino di quelli che ti senti tirar giù lo stomaco, finché alla fine non reggendo più ho eruttato un fiume di sborra sulla sua lingua che lei come i solito ha leccato e succhiato avidamente.

Naturalmente aveva abbassato la temperatura della sauna o ci saremmo rimasti secchi

Sfiniti ma soddisfatti uscimmo e ci andammo a sdraiare ancora una volta nelle chaise longue per recuperare le forze.

- Ma sei sicura di non averla mai usata la sauna- le chiesi

- Ti dico che l'hanno montata la settimana scorsa quando ero all'estero, come avrei potuto? Ma perché mi fai questa domanda?

- mi sembrava che qualcuno l'avesse già utilizzata, solo per questo

- Mmmm forse ho capito, ma non fa nulla, poi capirai anche tu!

Non capivo nulla lo stesso, ma non mi sembrava il caso di far altre domande, visto che non voleva dar molte spiegazioni.

Appena sdraiati ci addormentammo come due ghiri, sfiancati da tanto sesso della giornata e dormimmo profondamente tutta la notte senza nemmeno cenare.

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