giovedì 17 marzo 2016

Sesso in macchina


Sesso in macchina

Fuori fa freddo, invece in questa macchina abbiamo tutto: la musica, una canna, me e te e quattro morbidi sedili che non cederanno mai sotto di noi. Nella macchina c’e’ tutto e il nostro respiro affannoso di due che si vogliono crea bianche nuvole sui finestrini.

Chiacchiere, probabilmente inutili, anticipano il fatal gesto. Conta solo che io ti voglio amor mio, e tu mi vuoi? Sì, bene. Allora vieni qua mio piccolo grande uomo.

I baci dolci lasciano spazio ai baci appassionati, che lasciano spazio alla smania di prenderlo, darla. Io lo volevo e tanto. Mi toglie il reggiseno, con delicatezza e comincia a stringermi forte i seni, a farmi eccitare, io godo un po’ in silenzio, qualche ansimo, poi comincia a succhiarmi un capezzolo, e lì è estasi, è capire esattamente cosa voglio, cosa desidero. Io gli salgo addosso e comincio a ballare sul fallo che era duro e lungo, con una musica ormai ripetitiva ma che era solo di contorno a quel piacere condiviso. Lui seduto al posto di guida e io che mentre ci baciamo e frughiamo nei nostri corpi apro gli occhi e lo guardo: un’altra prospettiva da così vicino, ma lo voglio molto di più, non ho deciso di averlo mio, era scritto. Io che continuavo a ondeggiare prima piano, poi più forte sui suoi pantaloni, lui che si slaccia la cinta. Sento l’eccitazione salire ancora di più quando stringo il suo pisello forte in mano, lo guardo eretto, gli accarezzo le palle, ormai mezzi nudi. Avvolgo le braccia intorno al su collo e la fica umida sul glande e, piano piano, entro. Entro, spingo forte e mi faccio penetrare tutta fino in fondo. Il suo cazzo è semplicemente perfetto, duro lungo e venoso. Comincio a fare su e giù nella piccola macchina e godo, godo, almeno tanto quanto lui. In pochi minuti l’eccitazione è gia a livelli altissimi e il nostro movimento è quasi unisono, lieve e veloce. La macchina salta, la musica incazza e io sento che così ci potrei morire, è bellissimo. Mentre scopiamo è un continuo, lui che mi stringe il seno in una morsa con le sue mani lunghe e fine, io mi tocco il clitoride con foga, avvicino il naso al suo collo e respiro e godo e ansimo, poi strillo, dico “Si, oh, si! Siii! Oh, oh, si!” e comincio a baciare dolcemente il suo collo, accarezzo i suoi capelli.

Quando il momento è di massima eccitazione, non so cosa lui provi perché è il momento in cui così tanto piacere travolge ogni cellula del mio corpo e arriva l’orgasmo. Spezza ogni frontiera di moderazione, quest’orgasmo che è più di me, vale più di me! In più c’è il piccolo romanticismo di noi che veniamo insieme.
Con una mossa sia goffa sia agile, bacio il suo labbro inferiore e mi stacco, vado sul sedile affianco, mi metto il cappotto e resto nuda e soddisfatta sotto il feltro nero. Fumiamo una sigaretta.

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