giovedì 17 marzo 2016

Nel culo per punirla


Nel culo per punirla.

Mirko glielo aveva detto a muso duro ma Lisa non avrebbe mai pensato che lo avrebbe fatto davvero.

Tutto era cominciato dopo una lite furibonda tra i due coniugi, durante la quale Lisa aveva colpito il viso di Mirko con un forte ceffone.

Lisa era gelosissima del marito, un bell’uomo poco più che quarantenne, con i capelli scuri, mossi, piuttosto lunghi e gli occhi verdi che,insieme al pizzetto, impreziosivano il suo viso e gli conferivano il classico aspetto da “bello e dannato” che piace tanto alle donne. Mirko ovviamente era consapevole di avere un notevole fascino e si divertiva a “stuzzicare” le belle donne che si mostravano interessate a lui,usando lo sguardo, il sorriso, le battute ed i doppi sensi. Questo aspetto del suo carattere faceva arrabbiare molto Lisa ed era la causa principale dei loro litigi; Lisa reputava l’atteggiamento del marito una mancanza di rispetto ed un “tradimento”, mentre Mirko le ripeteva che l’amava, che le era fedele e che il suo era un semplice gioco.

Nonostante queste rassicurazioni, Lisa continuava a sentirsi ferita e ad ogni litigio era sempre più arrabbiata ed aggressiva, alzava sempre più la voce, ne diceva di tutti i colori, finché una sera la lite tra i due coniugi si era inasprita e Lisa aveva risposto con uno schiaffo ad una frase offensiva detta da Mirko. L’uomo non se l’aspettava proprio, detestava chi alzava le mani e guardando Lisa negli occhi le aveva detto:

”Sappi che se ti azzardi ancora a darmi uno schiaffo, te lo metto nel culo brutalmente!”.

Gelo… Silenzio… La lite era finita così e, dopo giorni di musi lunghi e tensione, i due si erano riappacificati. Ovviamente Mirko aveva continuato ad essere molto espansivo con le sue ammiratrici ed aveva anche continuato a discutere con Lisa, che però non aveva più perso il controllo.

Un sabato pomeriggio i due coniugi erano andati a far la spesa al supermercato. Lisa si era fermata a lungo nella corsia dedicata ai cosmetici, alle creme e ai vari prodotti per la bellezza e la cura del corpo.

Mirko, nel frattempo, si era allontanato per cercare un particolare accessorio per l’auto ma dopo mezz’ora non era ancora tornato da Lisa.

Lei lo aveva cercato e l’aveva trovato intento a chiacchierare con un’avvenente giovane commessa, ridevano e scherzavano, molto complici. Lisa si era avvicinata,li aveva interrotti con una battuta sarcastica e, quando la commessa si era allontanata, aveva detto a Mirko che avrebbero fatto i conti a casa…

Giusto il tempo di mettere a posto la spesa e poi tra marito e moglie era scoppiata la lite,erano volate parole grosse e quando Mirko aveva detto alla moglie che davanti a quel seno prorompente che usciva dall’ampia scollatura della commessa,non era riuscito ad evitare di ammirarlo e complimentarsi con la ragazza, Lisa non ci aveva visto più e, senza che se ne fosse resa conto, dalla sua mano era partito un sonoro ceffone.

Mentre si accorgeva dell’accaduto, si era sentita afferrare per i fianchi da Mirko, era stata girata di spalle e scaraventata sul tappeto del salotto. Non era riuscita a dire nulla, era frastornata, incredula, spaventata, non aveva avuto neppure il coraggio di guardare Mirko in faccia e di provare ad opporsi.

Mirko le teneva le mani ferme ed unite dietro la schiena con la sua mano sinistra, mentre con la destra le aveva aperto i pantaloni e glieli aveva abbassati fin sotto al ginocchio. Aveva estratto il pene già eretto e durissimo dai jeans, aveva inumidito leggermente la cappella con un dito bagnato con un po’ di saliva e poi si era fatto strada tra le natiche di Lisa. Raggiunto il buchino lo aveva aperto e penetrato con forza, con un colpo secco che aveva fatto sobbalzare la donna strappandole un grido. Lisa aveva provato dolore fisico ma sorprendentemente nello stesso tempo anche una strana eccitazione e goduria mentale… era inerme, totalmente sopraffatta da Mirko, in balia della sua forza e questo invece che farglielo odiare, glielo faceva sembrare più attraente, si era creato quel piacevole e perverso legame di “complicità” che talvolta c’è tra vittima e carnefice. Mirko non si era fermato davanti al grido di Lisa e aveva penetrato il suo sedere fino in fondo, ogni volta si ritraeva lentamente e poi affondava con un colpo deciso tutto il suo pene nelle viscere doloranti della moglie. Ben presto il dolore era diventato solo un leggero fastidio e poi si era trasformato in piacere. Lisa aveva detto al marito: ”Mica crederai di farmi male, guarda che mi piace!” e Mirko allora si era sentito “sconfitto” nel suo intento punitivo, la cosa lo aveva irritato ed eccitato ancora di più. Aveva afferrato Lisa per i fianchi, le aveva sollevato il bacino da terra, facendola mettere a carponi, e le aveva scopato il sedere con un ritmo forsennato e con una forza animalesca.

Lisa si era sentita letteralmente “spaccata in due” e, alla sua richiesta di smetterla, Mirko con un’espressione trionfante aveva risposto con un orgasmo intensissimo che lo aveva lasciato senza fiato, facendolo schizzare come una fontana sulla schiena di Lisa.

I due coniugi non avevano mai commentato l’accaduto, che era rimasto l’unico episodio di quel tipo e da quella sera le liti erano state solo verbali.

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