sabato 3 ottobre 2015

Passione segrete - la mia prima volta da schiava

Dopo molto titubanze, ho deciso finalmente di scrivere la mia esperienza sessuale, quella che forse intimamente ho sempre desiderato dentro di me, ma che per molti motivi, soprattutto per ragioni legate alla mia educazione, ho deciso di evitare per molti anni.

Prima di tutto, cari amici lettori, voglio brevemente raccontarvi chi sono e cosa faccio nella vita di tutti i giorni. Per ovvi motivi ometterò di dirvi il mio nome reale ma tutto il resto, è assolutamente vero.

Dunque, iniziamo, mi chiamo Valeria ad oggi 02/10/2015 ho quarantacinque anni suonati e di professione faccio l'avvocato. Sono nata in Sardegna, precisamente nel comune di Olbia e qui vivo tuttora oltre a svolgere con discreto successo la mia professione di avvocato. Dopo tanti anni di sacrifici, oggi mi posso ritenere soddisfatta dei risultati professionali ottenuti; ho uno studio di proprietà ben avviato, una abitazione principale e una piccola casa al mare.
La mia tenacia e determinazione sono state le chiavi  attraverso le quali posso dire di aver raggiunto tali risultati. I sacrifici, viceversa che ho dovuto fare per raggiungere tali obiettivi, sono stati altresì molto duri, in primis il sacrificio più grande quello di aver rinunciato ad avere una famiglia e una relazione stabile.
Sì, perché a dirvi il vero, non solo ho rinunciato più o meno coscientemente ad avere una famiglia ma ho trascurato anche me stessa, non avendo mai relazioni amorose stabili nel tempo. Nella vita di tutti i giorni, per le dinamiche della mia professione, ho dovuto difendermi e mostrare le unghie in molti casi. Tutto ciò, lo riconosco mi ha nel tempo "inacidita" mi ha reso agli occhi di molti la classica Zia zitella, sempre insoddisfatta.
Devo ammettere che caratterialmente sono o forse sono diventata sempre più aggressiva e insoddisfatta verso gli altri e verso la vita in generale. Solo da poco, quando raggiunti i miei obiettivi, ho avuto modo di fare un sunto della mia vita, ho realizzato tutto quanto e quindi ho avuto modo di innescare dentro di me un cambiamento.

Volevo capire chi ero e cosa volessi davvero nella vita.
Forse, però, visto anche il tema, che stiamo affrontando sarete curiosi di sapere anche come sono fisicamente. Se come immagino molti dei lettori di questo blog sono maschi, allora per tanti aspetti il mio racconto fin adesso vi avrà probabilmente annoiato. So che il prologo non sembra dei migliori ma trovo con sincerità che la mia storia sia realmente molto eccitante, quindi abbiate ancora un po' di pazienza.

Torniamo al mio aspetto fisico. Sono una classica donna mediterranea, con capelli mori di media lunghezza, occhi color nocciola, viso tondeggiate e direi gradevole, labbra né troppo sottili né troppo carnose. Fisicamente sono asciutta, peso circa 54 kili e faccio palestra almeno 3 volte a settimana. Ritengo di aver un bel seno, non solo piuttosto capiente, in quanto porto una terza abbondante, ma anche abbastanza alto e sodo, questo lo devo un po' alla palestra un po' alla natura. Per farla breve non sono la classica sventola da 10 e lode, ma una donna che comunque non passa del tutto inosservata. Cerco di vestirmi "bene", per quanto ognuno ha il suo stile e i suoi gusti. Il mio lavoro mi impone abiti classici, ma nel mio tempo libero non mi nego vestiti estrosi e colorati.

Iniziamo con la storia. Come anticipato, decisi di dedicare più tempo a me stessa, mi sono iscritta a vari corsi, ho aumentato le uscite con amici e ho iniziato a sbirciare le chat su internet. La mia curiosità riguardo al mondo dell'erotismo mi ha portato più volte a sbirciare siti internet riguardanti il mondo del bdsm. Per pudore e per altri motivi che non sto qui a elencare, non avevo mai approfondito l'argomento. Questa volta però è stato diverso, i miei tabù erano caduti, ero diventata consapevole che alla mia età, c'è solo una cosa da fare, godersi la vita senza esitazioni e cercare quello che più ci rende felice. La lettura di racconti bondage mi appassionava e mi riempiva di brividi di eccitazione misto a benessere.

Dopo i racconti, iniziai a usare anche le chat ad a visionare i siti erotici di annunci bdsm. Molti di quelli che fin hanno letto attentamente la mia storia, penseranno adesso, che io mi identifichi nel ruolo della "padrona". In realtà nonostante il mio carattere forte e determinato, mi sono sempre sentita dentro come una "sottomessa", una donna incline alle umiliazioni alla schiavitù. Dopo alcuni incontri nella mia regione, con alcuni sedicenti "padroni", trovai finalmente il master giusto per punirmi. La nostra relazione è stata subito dal principio molto psicologica ed è passato del tempo, prima di passare ai fatti.

La mia prima volta da schiava è stata pochi mesi fa, quando dopo vari incontri con il mio padrone, un uomo maturo ,avvocato come me, di nome Giorgio, ho avuto il piacere di godere come mai nella mia vita. Il tutto si è svolto nell'ufficio di Giorgio, che mi chiamò il giorno prima con la scusa di discutere e aiutarlo in una pratica legale. Arrivo all'ufficio di Giorgio verso le 18 puntuale. Iniziamo a discutere del caso, senza che nessuno dei due tenti di sedurre l'altro. L'unica cosa strana che noto è che Giorgio, mi offre con cadenza molto frequente dell'acqua e mi invita a berla, lui stesso beve di frequente e in meno di 1 ora, consumiamo circa un litro e mezzo d'acqua.
Dopo aver bevuto così tanto, sento il desiderio di andare in bagno per la pipì e chiedo a Giorgio il permesso di andare in bagno. Lui con un tono di voce più severo di sempre, mi risponde " Tu non vai da nessuna parte, volevi capire, realmente cosa significa essere sottomessa? Bene questo è il momento."
Nello stesso istante Giorgio apre dal cassetto della scrivania, due manette e una benda, mi guarda dritta negli occhi e mi chiede di mettermi inginocchiata a terra e di togliermi la camicetta. D'un tratto mi sento mille brividi che mi scorrono  nella pelle e una forte emozione mista tra proibito e impeto. Emozionata come un'adolescente al primo appuntamento con un ragazzo più grande ed esperto, mi prostro inginocchiata e mi tolgo la camicetta e  pantaloni, rimanendo in mutandine e reggiseno. Giorgio a questo punto con molta cura e delicatezza mi mette la benda in testa, poi mi prende le braccia me li mette dietro la schiena e lega le due mani con le manette. Quindi mi fa alzare e mi accompagna a bordo del muro. Inginocchiata a terra con il corpo accostato al muro e con le mani legate, mi sento imprigionata e inerme. Allo stesso tempo però mentre il mio corpo sente il disagio della posizione, il mio cervello si sente libero e felice. Giorgio a questo punto mi dice "Adesso se devi urinare, fallo pure senza vergona, fattela addosso nei vestiti."
Con un sfrontatezza che neanch'io pensavo di avere, gli obbedisco e riempio di calda urina prima le mie mutandine bianche e quindi il pavimento. A questo punto sento il rumore, della cerniera dei pantaloni di Giorgio che si apre e Giorgio che mi ordina: "Apri la bocca". Una volta ancora gli obbedisco spalancando la bocca e ricevendo dopo pochi istanti, tutto il piscio in faccia ed in bocca. Appena finito, Giorgio mi chiude la bocca e per qualche istante mi chiude anche il naso, facendo deglutire e bere tutta la sua urina. Il sapore è piuttosto fastidioso, ma l'eccitazione sale ancora, adesso mi aspetto il suo cazzo in bocca e dentro di me fremo dal piacere al pensiero. Giorgio però ,si allontana dalla stanza, lasciandomi lì inginocchiata e legata , bagnata di urina. Non capisco l'attesa, adesso mi sento come persa, umiliata e sbeffeggiata ma ancora una volta molto eccitata. Dopo almeno 15 minuti Giorgio rientra nella stanza. Il rumore delle sue scarpe scolpisce ogni suo passo, nel silenzio e nel buio. Sento Giorgio adesso che si spoglia e mi invita ad aprire la bocca. Obbedisco con piacere al suo ordine e attendo con piacere il suo membro in bocca.

La mia bocca è spalancata e vogliosa, sento arrivare qualcosa lentamente e finalmente l'assaporo in bocca. Stranita mi accorgo che non si tratta del cazzo di Giorgio, ma bensì di qualcosa di vellutato , probabilmente una banana. Giorgio parla ancora e mi dice "prima di meritarti il mio cazzo, mi devi far vedere quello che vali". A questo punto Giorgio ritrae la banana  dalla mia bocca e con le sue mani mi apre nuovamente la bocca fino a spalancarla e ci infila a seguito 3 dita, spingendole fino in gola fino a farmi venire quasi i conati. Giorgio continua poi infilandomi la banana tutta in gola e di tanto mi schiaffeggia con la stessa nel viso con una certa violenza. Ancora una volta  Giorgio mi apre la bocca e si avvicina con il suo pene, che noto essere ancora moscio. Senza nessuna delicatezza Giorgio, mi mette il suo cazzo moscio tutto in gola e pian piano sento dentro di essa, il suo cazzo che si gonfia. Spesso ho i conati e Giorgio mi dà appena li tempo per respirare e poi riinizia, alternando degli schiaffi sul viso datemi con il suo cazzo.

Nonostante io non fossi fin a quel momento ancora stata toccata né masturbata mi sentivo bagnata come mai lo ero stata prima. Giorgio a questo punto mi invita ad alzarmi mi toglie le manette ma mi tiene la benda, quindi mi toglie il reggiseno ed inizia a strizzarmi i capezzoli tanto da farmi gridare sibillinamente dal dolore. Quindi mi applica sui capezzoli qualcosa che mi stringe, probabilmente delle mollette. I miei capezzoli sono doloranti, ma ancora una volta quel dolore mi piace da matti. A questo punto Giorgio mi mette a pecorina con la testa che si ritrova appoggiato alla sua scrivania e seni che penzolano all'ingiù. Giorgio inizia a leccarmi l'ano, me lo fa umidire bene e lo apre piano con le mani di tanto in tanto, allungando anche la profondità con la quale la sua lingua entra dentro le pertugi  del mio ano. Oh mio Dio, confesso che nessuno era stato mai tanto bravo e nonostante non amassi il sesso anale, mi ritrovai a sentire un piacere insolito e inaspettato. Giorgio iniziò quindi  ad infilarmi un dito nel nell'ano e quando constatò che questo si era sufficientemente allargato ci infilò qualcosa tipo un pennarello da ufficio o cose simili. D'un tratto anche la mia figa venne penetrata, mentre io persistevo a pecorina con l'ano penetrato da un oggetto ancora non identificato. Ci vollero solo pochi secondo perché io ebbi un caldissimo ed intenso orgasmo, che si ripeté qualche minuto dopo quando Giorgio mi venne sulla schiena.

Questa è stata la mia prima volta da schiava. E' stata un'esperienza fantastica, che mi ha fatto scoprire le mie fantasie nascoste a la mia natura da donna sottomessa. A oggi, mi continuo a vedere con Giorgio, con il quale sta nascendo un rapporto serio che va al di là del sesso, ma nel quale lei mi stuzzica continuamente con il suo fare da padrone, che mi provoca sempre e comunque una sensazione di benessere e di piacere. Piacere al quale oggi non potrei mai rinunciare.



    

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