domenica 4 ottobre 2015

Passione segrete - La mia cougar la donna delle pulizie del mio ufficio

A Passione segrete, la storia di Federico di Pavia .Ecco voi il racconto.

Valeria! Un nome comune come tanti, che rappresenta una donna comune come molte altre. E' quello che pensavo fino a qualche tempo di Valeria.

Una donna, Valeria, con il quale avevo scambiato solo poche parole di sfuggita, quando l'incontravo sulle scale del condominio del mio ufficio. Valeria è infatti la donna delle pulizie del mio condominio.

Confesso che  nei nostri incontri sulle scale, si limitavo sempre al buongiorno o buonasera, anche se lei mi sfornava sempre grandi sorrisi e sembrava voler  attaccare bottone. Solo una volta, nel quale avevo meno fretta del solito, mi soffermai a parlare con lei. Scoprì che era una donna sposata e che viveva a Pavia a pochi centinaia di metri dallo stesso ufficio.

Detto questo, ribadisco che non ho mai avuto particolari pensieri su di lei. Premetto Valeria ha quaranta due anni, è una donna tutto sommato gradevole, magra con i capelli riccioli  lunghi, alta almeno un metro e settanta, occhiali da vista e un viso direi nella norma. Nel complesso la definirei una donna piuttosto normale. La differenza di età tra  noi due era notevole. Io ho infatti, ventisette anni e nonostante non mi dispiacciano le donne un po' più grandi di me, non avevo mai fatto particolari pensieri su di lei.

Tornando a me per un attimo, posso dirvi che sono un single, non mi dilungo sulla mia descrizione fisica e mi limito nel  dirvi che  mi considero un ragazzo come tanti, con  aspetto fisico nella media. Sotto l'aspetto lavorativo, posso dirmi molto fortunato, ho iniziato da giovanissimo a soli 16 anni a costruire siti internet, tanto da farne alcuni miei che hanno avuto quel successo, sufficiente da permettermi di avere un ufficio mio ed un discreto giro d'affari.

Parlando nuovamente di Valeria, devo spiegarvi com'è cambiato il mio punto di vista su di lei. Molto spesso di venerdì frequento una nota discoteca  del posto assieme a qualche amico. Ecco propri uno di questi venerdì, incontro Valeria, accompagnata da altre sue amiche. Vedere Valeria in tacchi, minigonna e ben truccata mi ha in qualche modo un po' confuso e stupito positivamente. Durante quella sera, ebbi modo di farmi una bella chiacchierata con Valeria, lei era davvero molto disinibita e pareva proprio essere come si dice ai giorni nostri una vera cougar. Sfrontata, sexy, seducente e amante dei ragazzi più giovani. I suoi sorrisi ed i suoi sguardi magnetici e seducenti allo stesso tempo, mi proiettavano verso esilaranti fantasie sessuali. Per varie dinamiche della serata, ci perdemmo di vista, ma quella notte tornai a casa desiderandola fortemente.

Trascorso la domenica, il lunedì mi alzai piuttosto presto al mattino, sperando di incontrare nuovamente Valeria sulle scale. Fui fortunato e l'incontrai proprio come avevo desiderato. Ci scambiammo un sorriso complice e con una scusa la invitai ad entrare nel mio ufficio. Con molta sfacciataggine mi avvinai per baciarla ma lei si scostò e mi disse: "Per favore non qui. Sabato prossimo sarò nuovamente con le amiche alla stessa discoteca dell'altra volta, magari ci vediamo lì, se ci sarai".

Il sabato, mi presentai alla discoteca già molto eccitato, aspettai un'ora e poi finalmente vidi apparire Valeria, che era  ancora più bella e provocante dell'ultima volta. Fremevo dalla voglia di prenderla e scoparla senza esitazione per ore e ore. Mi avvicino  così e le offro qualcosa da bere al bar, riusciamo a fare quattro chiacchere, ma dopo poco, un altro ragazzo più o meno della mia età, la chiama. Valeria si scusa e mi dice che mi avrebbe raggiunto a breve. Valeria è adesso a pochi passi da me; su un divanetto sta sorseggiando uno spumante con il tipo, che avevo chiesto di salutarla  poco prima e sembra che sia molto presa, anche se ogni tanto la vedo che con gli occhi mi cerca per vedere se la guardo.

Sono un po' deluso e non capisco esattamente cosa sta accadendo, sono passati 20 minuti, nei quali io l'ho aspettata proprio davanti ai suoi occhi, mentre lei fa la scema con un altro. Sto per arrabbiarmi e sono sul punto di andarmene,poi, finalmente, Valeria si alza, bacia su una guancia il ragazzo con il quale con stava discorrendo e lo saluta; quindi passa davanti a me e con una grande sorriso mi sussurra "Seguimi".

Attraversiamo tutta la sala, mentre la musica è a tutto volume io la seguo tra le luci ad intermittenza e la ressa tipica della sala dei presenti. Scendiamo le scale e usciamo dalla discoteca, Valeria mi guida verso il parcheggio e mi invita a salire sulla sua auto. Appena entrati iniziamo a baciarci ma lei mi ferma una volta ancora. Valeria  prende la sua borsa e tira fuori da questa una benda. Intuisco subito le sue intenzioni e mi irrigidisco ma lei mi dà un dolce breve bacio in bocca e nel contempo inizia a toccarmi il cazzo, che  giàsta esplodendo nei miei pantaloni.
Valeria mi chiude dolcemente gli occhi con le mani e mi mette la benda. In questo momento sono al buio e pronta alle soprese che Valeria sta per riservarmi. Sento che il seggiolino della macchina, un fuoristrada piuttosto ampio fortunatamente, si sta abbassando Valeria nel contempo continua a massaggiarmi il cazzo senza però tirarlo fuori dai pantaloni.

Una volta che il seggiolino della macchina è completamente abbassato, Valeria tira fuori qualcos'altra dalla borsa, sento lo scintillio di qualcosa di metallico e  mi chiedo cosa sia. Valeria mi rassicura come sempre con i suo massaggi ipnotici e mi dice di stare tranquillo, quindi mi prende le mani mi sfila la maglietta e mi lega le mani in alto con delle manette. Sono frastornato ma confesso che questa situazione mi eccita molto. Sento adesso Valeria che si sfila le mutandine e si togli i tacchi, quindi di un tratto sento la sua figa sulla mia bocca. Che troia, penso tra di me, mi sta mettendo la fica in bocca. La cosa però mi piace molto e le porgo la mia lingua cercando di soddisfarla al meglio. Sento Valeria godere e gemere, gemiti che si accentuano di tanto in tanto, quando Valeria con grande impeto mi prende la faccia e la spinge verso la sua fica. Il bello viene però quando Valeria inizia a cavalcare sulla mia bocca con la sua figa sfregandosi e aumentando il suo sospiro e i suoi gemiti fino ad un intenso orgasmo.

Ho la faccia bagnata fracida dal suo orgasmo mentre il mio cazzo è inumidito e freme dalla voglia di essere soddisfatto. Valeria mi pulisce brevemente la faccia con un fazzoletto, finalmente poi mi tira fuori il cazzo dai pantaloni , mi toglie  la benda e mi monta sopra con la figa questa volta sul cazzo. La penetrazione è immediata, un solo colpo dall'alto verso e il basso e già sento che sto per venire. Valeria lo comprende e si distoglie dal mio cazzo, salendo con la figa e fermandosi. Poi la mia bella cougar, rimane ferma, con la sua fica pronta ad essere penetrata a pochi millimetri dalla mia cappella. Ogni piccola oscillazione del suo corpo avvicina di tanto in tanto la sua figa al mio cazzo, provocandomi ogni volta degli spammi di intenso piacere. Nel contempo Valeria mi bacia con una dolcezza e una passione inenarrabile. Calmatomi un po' Valeria rinizia molto lentamente ad andare su e giù per qualche minuto fin quando senza nessun preavviso io esplodo in una tremenda schizzata proprio dentro la sua figa. Lei non di discosta ed anzi quando vengo infila la sua vagina fino in fondo e muove il culo come in un balletto di qualche secondo. Rimaniamo per qualche secondo abbracciati e rilassati, poi Valeria si alza si pulisce e si riveste ed io faccio altrettanto.

La serata è finita, è stata una notte davvero speciale, dove sono rimasto del tutto ammaliato dalle appassionate doti amorose di Valeria. Per mia fortuna, ho avuto modo di farmi altre belle scopate con Valeria, fino al giorno in cui ho incontrato la mia attuale fidanzata ed ho deciso di chiudere la storia con Valeria. Questa storia, oltre a farmi vivere intensi momenti di sesso, mi ha insegnato anche che, nella normalità che riscontriamo in  molte donne vi possono essere vere troie. Per questo, dopo questa esperienza, vedo ogni donna , anche la più banale con occhi differenti, cercando di captare quale perversione si cela in essa.



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